lunedì 11 luglio 2022

Urbino, città rinascimentale

 

Urbino vista dal Palazzo ducale



Urbino, città del Rinascimento, ti affascina e ti rapisce già dal primo sguardo. Immersa nel verde sorge tra "infiniti ordini di colline e di correnti, in un firmamento profondo e azzurro come mai in nessun altro luogo" così come scriveva  l'urbinate Paolo Volponi. Il centro storico,  dichiarato Patrimonio dell'Umanità protetto dall'UNESCO dal 1998, con le sue case di mattoni, le stradine ripide, le piole, salite e discese ti trasportano nell'atmosfera tipica dei borghi.


Urbino brulica di ragazzi, di studenti universitari, di arte e di cultura, così come succedeva alla fine del Quattrocento con l'ascesa a duca di Federico da Montefeltro.   La nostra visita comincia proprio dal Palazzo ducale, "una città in forma di palazzo", come l'ha definito Baldassarre Castiglione nel Cortegiano.




Palazzo ducale


Federico da Montefeltro decise di costruire un lussuoso palazzo per sè e la sua corte, un palazzo che alla fine, dopo varie decisioni di ampliamento, sarà costituito da 250 sale, con 600 finestre, dove vi abitavano 500 persone fra personale di corte, manutentori, medici, astrologi, stallieri, giardinieri, artisti e tanti altri. Un cantiere che durò circa 20 anni, affidato a celebri architetti come Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Leon Battista Alberti e a cui parteciparono i migliori decoratori, incisori, pittori, scultori e artisti dell'epoca. All'interno del Palazzo opera anche Piero della Francesca. 
Il Palazzo ducale oggi ospita nelle sue sale la Galleria Nazionale delle Marche.

Notevole è la realizzazione dello studiolo in legno intarsiato, in cui sono rappresentate le arti del trivio e del quadrivio sotto forma di armadi in prospettiva contenenti strumenti, testi, simboli dei diversi saperi ai quali il duca era legato per la sua passione nei confronti della cultura classica e delle tecniche meccaniche e militari. Nella parte alta dello studiolo i 28 ritratti dei personaggi considerati dal duca suoi ispiratori: da Platone e Aristotele, a Euclide (collocato accanto a Vittorino da Feltre) fino a Tolomeo, Bessarione, Dante, Petrarca, passando per Salomone ecc.





LA CASA DI RAFFAELLO E LA CRESCIA SFOGLIATA


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