Visualizzazione post con etichetta alimentazione e salute. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta alimentazione e salute. Mostra tutti i post

martedì 8 marzo 2016

Biscotti senza uova e latticini


Esperimento decisamente riuscito!!! Questi biscotti sono pensati per chi è intollerante al lattosio e allergico alle uova ma anche a chi ha scelto una dieta vegana. Vi assicuro che sono deliziosi e, se devo essere sincera ricordano moltissimo nel sapore una marca famosa di biscotti ( Digestive...per intenderci). Pochissimi ingredienti e soprattutto  una ricetta facile da eseguire... Attenzione!! Uno tira l'altro!

INGREDIENTI:

  • 200gr di farina debole W 170
  • 80gr di farina di riso
  • 125gr di zucchero integrale di canna
  • 30gr di olio extravergine d'oliva (consiglio di utilizzarne uno fruttato e dolce)
  • 40gr di olio di semi d'arachide
  • 60gr di acqua
  • 6gr di lievito chimico per dolci
  • i semi di mezza bacca di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO:
  1. In una ciotola mescolate le due farine con il lievito chimico.
  2. A parte in un'altra ciotola unite i due oli con i semi di vaniglia ed aggiungete il mix di farine e lievito.
  3. Cominciate a mescolare ed aggiungete lo zucchero di canna, l'acqua e il pizzico di sale.
  4. Lavorate il tutto sino ad ottenere un impasto sodo ma morbido. Avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigo per una decina di minuti.
  5.  Stendete l'impasto in una sfoglia sottile e con il coppapasta tondo ricavate tanti cerchi.
  6. Adagiateli sulla placca del forno coperta da carta forno e fateli cuocere in forno preriscaldato ventilato a 175°C per 12 minuti, in forno statico a 180°C sempre per 12 minuti o sino a doratura.
  7. Sfornateli, attendete che siano completamente freddi e serviteli.
  8. Sono ottimi per la colazione o un tè in compagnia. Si conservano in un contenitore di latta per 4/5 giorni.

lunedì 22 febbraio 2016

Carciofi in vasocottura

Ingredienti per un vaso:
4 carciofi (oppure tre grandi...comunque dipende dalla capacità dei vostri vasi, i miei sono da 500ml)
1 spicchio d’aglio
qualche foglia di menta
pepe nero
2 cucchiai di olio evo
sale q.b.
il succo di mezzo limone e alcune zeste di limone

Procedimento:
  1. Pulire i carciofi, eliminando le foglie più dure esterne e tagliare la cima; divideteli in spicchi (i gambi dei carciofi non buttateli ma pulite la parte meno coriacea e tagliateli a tronchetti). Immergete i carciofi con i gambi in una ciotola con dell'acqua ed il succo di limone mentre li defogliate per non farli annerire.
  2. Sgocciolateli e inseriteli nel vasetto.
  3. Unite  l'aglio intero ed la menta tritati, il sale ed il pepe ed infine l’olio e qualche zesta di limone. Chiudete il vasetto.
  4. Per la cottura al microonde: fate cuocere a 650W per 5-6 minuti .  Lasciare riposare i carciofi i  per almeno 10 minuti. (Il vaso comincerà a creare il sottovuoto)
  5. Se non si possiede il microonde o se non avete i vasetti adatti per il microonde procedere con la cottura a bagnomaria:
  6. Mettete i vasi in una pentola capiente con l’acqua sino all'imboccatura e cuocere a fuoco moderato (la temperatura dell’acqua non deve superare gli 80/90°, deve sobollire…) per una decina di minuti. Fate riposare il vasetto per altri dieci minuti fuori dall'acqua prima di consumarli.  Potete anche conservarli in frigo una volta freddi sino ad un massimo di 5 giorni.

Vi ricordo che nel caso possediate i vasetti adatti al microonde che prima di riaprire il vasetto riscaldateli per circa un minuto a 750W.

La vasocottura



La vasocottura è una tecnica di cottura, che ha origini antiche ma che oggi viene rivalutata ed esaltata dalla cucina moderna e salutista.
E’ una tecnica molto semplice da realizzare: occorre procurarsi dei vasi a chiusura ermetica, come quelli per le conserve, inserire all’interno gli ingredienti della ricetta e procedere alla cottura in microonde a media potenza, sui fornelli a bagnomaria o in forno ventilato a bassa temperatura. Con questa tipologia di cottura si ottiene un prodotto che conserva i colori brillanti, profumi ed ovviamente una diminuzione della dispersione di vitamine. Si possono raggiungere finiture di cottura difficili da ricavare con le tecniche tradizionali, ottenendo come massimo risultato l'omogeneità di cottura anche al cuore del prodotto.
In sostanza, per cucinare nei vasi si procede proprio come per le conserve: si mettono all’interno del vaso tutti gli ingredienti, si chiude e si cuoce nel microonde a media potenza, per una cottura veloce di circa 5/7 minuti, oppure sui fornelli a bagnomaria. Per il bagnomaria, si immergono i vasetti in una pentola capace sino all’imbocco del vaso e si mantiene la temperatura dell’acqua intorno agli 80/90°C (l’acqua non deve mai bollire, per non rischiare di aumentare la temperatura interna del vasetto e distruggere così tutti gli elementi nutritivi dell’alimento). Si può realizzare un intero menù, dalla carne al pesce, alle creme, l’unico alimento però che non è possibile mettere all’interno sono i funghi, poiché con la cottura liberano tossine che poi restano all’interno, e le patate a meno che non vengano lessate prima. Questo è un metodo di cottura che si presta bene per cucinare il pesce che è pronto in un attimo e per le carni che, cuocendo nei loro stessi liquidi restano molto morbide. La regola di base è che bisogna inserire gli ingredienti nei vasi tutti in una volta, non se ne possono aggiungere in seguito, ragione per cui tutti i cibi devono avere gli stessi tempi di cottura. 

Per iniziare :
Carciofi in vaso cottura

domenica 3 gennaio 2016

I cereali e la farina integrale vs i prodotti raffinati

                  Qual è il valore nutritivo del pane bianco?


I cereali raffinati ed i prodotti da essi derivati come, ad esempio, la farina 00, si ricavano dalla macinazione del solo endosperma: crusca e germe sono infatti rimossi prima della lavorazione. La conseguenza è che i prodotti raffinati contengono elevatissime quantità di amido, ma in proporzione poche fibre, vitamine e minerali.
 Gli alimenti prodotti con farina raffinata sono fondamentalmente “alimenti vuoti”, ricchi di calorie, con un elevato indice glicemico e privi di fitonutrienti, che vengono eliminati durante il processo di raffinazione. Essi contengono quasi esclusivamente amido, che si scinde molto velocemente in carboidrati semplici e quindi in zuccheri producendo un innalzamento del glucosio nel sangue. Di conseguenza l’organismo, per regolare il tenore di zuccheri del sangue è costretto a produrre grandi quantità di insulina, con effetti che a lungo andare (e per consumi abbondanti) possono essere dannosi. 

Ma perché si consumano elevate quantità di prodotti raffinati?

Ciò che determina il grandissimo successo dei cibi raffinati è innanzitutto il loro aspetto, uniforme, di colore chiaro e dalla grana fine e regolare; inoltre è il simbolo del progresso tecnologico, ha una migliore lavorabilità nei processi industriali, accorcia i tempi di lavorazione, sazia di meno facendone aumentare i consumi.


Perché scegliere i cereali e farine integrali?


I cereali integrali in chicco, non trasformati, sono una preziosa fonte di fibra e micronutrienti, come antiossidanti, vitamine, minerali. Sono inoltre una buona fonte di acidi grassi polinsaturi. I micronutrienti contenuti nel chicco integrale svolgono  importanti funzioni:

  • migliorano le difese immunitarie, riducono i processi infiammatori,
  • contribuiscono a proteggere le cellule dai radicali liberi e altro. 
  • Si ritiene poi, che alcune componenti dei cereali integrali, compresi la fibra solubile, il betaglucano, l’alfatocotrienolo e il rapporto arginina-lisina, abbiano un ruolo nella diminuzione del tasso di colesterolo nel sangue. 
  • La fibra assunta mangiando cereali integrali, meglio se in chicco, oltre a favorire il buon funzionamento intestinale, necessario per evitare stati di intossicazione dell’organismo, svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del tumore del colon.

Inoltre, la parte solubile della fibra è un ottimo nutrimento per la flora batterica intestinale. I cereali integrali possiedono poi un indice glicemico più basso di quelli raffinati. il magnesio, la fibra, la vitamina E, gli acidi fitici, le lecitine e i composti fenolici,in essi contenuti, contribuiscano a ridurre il rischio di diabete di tipo 2, oltre ad abbassare i livelli di glucosio e insulina nel sangue
In conclusione è preferibile scegliere farine e cerali che provengono da produzioni integrate e agricolture sostenibili, a minor rischio di residui di fitofarmaci. Prediligete farine ottenute mediante macinazione a pietra e fate attenzione nello scegliere prodotti preparati con farina integrale al 100%

Cupcake al cioccolato

Oggi ho deciso di coccolare i miei cari con questi buonissimi cupcakes al cioccolato con una deliziosa crema al burro al cioccol...